A Bolgheri, Ape Calessino è protagonista del primo Deus Cyclewine

Il sole caldo, i panorami della Toscana, l’allegra fatica dei pedali, il buon vino.

In una giornata assolata e indimenticabile, è stato questo e molto altro la primissima edizione del Deus CycleWine, evento eno-sportivo firmato Deus Ex Machina e dedicato agli amanti della bicicletta d’epoca.

Un appuntamento all’insegna dello stile a cui anche Ape ha voluto partecipare con Calessino, la sua versione più glamour e neo-vintage.

La Tenuta San Guido di Bolgheri, produttrice del celeberrimo “Sassicaia”, ha voluto accogliere (anche nelle sue cantine) il ritrovo dei partecipanti, protagonisti poi di divertenti sfide in sella, fra asfalto, sterrato e vigneti, fino a Castiglioncello.

Al servizio corsa ha pensato il Calessino, che ha supportato i ciclisti lungo tutto il percorso e, all’ora dell’APEritivo, ha aggregato tutti per un brindisi speciale di fine fatica, con vista mozzafiato sulle colline toscane e il Tirreno.

Lasciando spazio alle emozioni di chi c’era, ecco il racconto di una giornata speciale da parte degli amici di Deus Ex Machina:

“Perché noi fossimo in quel momento, in quel posto, per quella occasione è occorso che il giovane Mario Incisa della Rocchetta, andando contro ogni parere, sperimentasse negli anni ’20 la coltivazione di vigne francesi proprio là, sotto il Castiglioncello, in mezzo ai sassi (da cui “Sassicaia”) dove non cresceva nulla. Da quel momento sono successe tante cose: guerre, paci, crisi, miracoli economici, siccità, buone annate e nel frattempo il vigneto cresceva, dava frutti, si affermava nel mercato.

Nell’ultimo decennio, lontano, in Australia, anche un altro uomo, seguendo solo ciò che lo divertiva e che gli piaceva, piantava i primi semi che poi sono diventati ciò che oggi è Deus Ex Machina e anch’essa ha dato i suoi frutti, si è espansa. Ci son stati i Bike Build Off, gli Slidetober, gli Swap Meet, gli Swank Rally e molti altri eventi.

Mentre queste due realtà si sviluppavano, un filo invisibile le avvicinava... finché, il 19 Maggio 2018, ci si è ritrovati ad ammirare un tramonto spettacolare tra le vigne della Tenuta San Guido, in occasione della primissima edizione del Deus CycleWine. Un momento pazzesco alla fine di una giornata pazzesca.

Si è iniziato a full throttle con la visita alla Cantina che ha aperto per la prima volta le sue porte al pubblico lasciandolo senza parole. Lo Staff della Tenuta è riuscito a incuriosire tutti, raccontando la storia affascinante e gli aneddoti che si nascondono dietro l’origine e la produzione del loro vino e offrendoci un primo assaggio.

Dunque, si è partiti allegri, leggermente brilli e un po’ più colti per la grande pedalata e per la prima prova speciale: la salita a cronometro fino a Castiglioncello. Chi con bici vintage, chi con una gravel, chi in graziella, su tandem o saltafoss. Due fortunati, Filippo e Paolo, hanno potuto testare le due nuove nate in casa Deus Cycleworks e battezzate per l’occasione Guidalberto e Ribot. La prima, il cui nome omaggia la nota etichetta prodotta dalla Tenuta San Guido, si ispira al passato, con tubazioni di piccolo diametro e tubo sterzo da 1″ per richiamare il feeling delle bici dell’epoca eroica del ciclismo. 

Ribot invece, prende il suo nome dal famoso cavallo campione di galoppo, allevato nella scuderia di San Guido, ed è una bici che incorpora le tecnologie più moderne abbracciando l’innovazione.

Purtroppo però, la scalata che portava all’antica vigna di cui oramai si sapeva tutta la storia, ha stroncato un paio di allegri contadinelli, qualche bici e una decina di gomme, ma è andata bene così: non c’è divertimento se non c’è un po’ di sfida, no?

Alla fine tutti sono riusciti a salire, alcuni eroici in bici, alcuni salvandosi la faccia a piedi e qualcuno, di cui non faremo i nomi, in Ape Piaggio, un servizio corse tanto speciale quanto fondamentale nella giornata per il recupero dei caduti. Ed in cima brindisi e foto per l’APEritivo, con una vista mozzafiato che, a detta di tutti, è valsa la faticaccia.

Finito l’APEritivo con vista, i nostri ciclisti alticci si son divisi: i meno ciclisti son scesi al punto di ristoro, dove ad aspettarli troneggiava su una vigna il Double Decker di Tannico carico di vino, pane e salame, musica e con un bel prato davanti dove prendere il sole.

I più ciclisti sono partiti per l’anello di 40 Km seguiti dai mezzi di supporto Volkswagen e preceduti dall’ Ape calessino dove fotografi e videomaker riprendevano la corsa. Alcuni sono riusciti a finire e altri no, ma congratulazioni a tutti per aver dato il massimo.

Alle 16:00 tutti al punto ristoro a riprendere fiato all’ombra del Double Decker di Tannico che ha accontentato sete e fame di tutti. Il momento chill out era ufficialmente iniziato e il relax interrotto solo da chi si confrontava con la seconda prova speciale, il circuito a tempo immerso nelle vigne su cui ci affacciava il nostro salotto all’aperto.

Tra sfide personali all’ultimo sangue e chi invece l’ha presa come una passeggiata, alla fine ognuno aveva il suo tempo. Ma i conti son stati fatti a fine giornata durante la cena con degustazione all’Osteria San Guido, dove abbiamo avuto la possibilità di assaggiare le famose etichette prodotte dalla Tenuta.

Anche le premiazioni hanno avuto molte sorprese, infatti, nonostante Guido avesse colpito tutti con un gran tempo nella seconda prova, sul posto più alto del podio è salito il nostro Deus Cycleworks manager, Paolo. I vincitori sono stati premiati con una medaglia unica, creata per l’occasione, un tastevin inciso a mano.

Durante tutta la giornata si è partecipato anche al contest fotografico del nostro partner Leica che ha premiato la foto più bella e significativa dell’evento, il vincitore è stato uno dei padrone di casa San Guido, Edoardo.

La mattina dopo ad alcuni dolevano le gambe, ad alcuni la testa, ma per tutti questa prima edizione del Deus CycleWine è stata un’esperienza speciale.”